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E il caso Napoli-Bds
finisce al Parlamento europeo

di Eduardo Palumbo –

Il Bds è da tempo al vaglio dell’Unione europea. Recentemente su iniziativa dell’europarlamentare Fulvio Martusciello la commissione europea sulla politica di concorrenza ha stabilito  “ la necessità di lottare contro il boicottaggio collettivo sleale, definito come una situazione in cui un gruppo di concorrenti esclude un concorrente effettivo o potenziale, in quanto restrizioni della concorrenza per oggetto.

Fulvio MARTUSCIELLO in plenary session week 43 2014 in Strasbourg

Fulvio Martusciello

L’iniziativa di Martusciello che è il presidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con Israele ha il grande merito di  “tradurre per la prima volta nella politica commerciale dell’Ue obiezioni al Bds”. Un importante e decisivo punto fermo, una presa di posizione netta e chiara.

Anche oggi c’è stata al Parlamento una ulteriore riunione dove si è parlato di Bds. “Abbiamo discusso – ha detto Martusciello – di antisemitismo in Italia, analizzando insieme al deputato della knesset Ohanail grado di rischio del nostro paese Perché dove c’è antisemitismo c’è il seme del terrorismo“.

Fra i relatori invitati dalla Comunità europea per analizzare il fenomeno-boicottaggio anche il vicepresidente nazionale di Italia-Israele Giuseppe Crimaldi che ha centrato il suo intervento sulle politiche di boicottaggio in Italia e, soprattutto, su Napoli città dove il sindaco De Magistris ha aderito al Bds.

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Giuseppe Crimaldi

“ A Napoli, terza città italiana dove peraltro io vivo e presiedo l’Associazione Italia-Israele – ha detto Crimaldi- il movimento Bds è attivo attraverso una fitta rete di associazioni che promuovono la delegittimazione di Israele in collaborazione con le istituzioni locali.

Le iniziative del Comune di Napoli in appoggio alla delegittimazione di Israele e al boicottaggio, vanno contro le politiche che la città dovrebbe proporre in quanto definitasi “Città della Pace e della Giustizia. Le autorità locali dimostrano di sposare una narrativa unilaterale e particolarmente ostile a Israele (il Sindaco De Magistris nel 2014 ha sostenuto che Israele stesse commettendo un genocidio a Gaza; il Presidente del Consiglio Comunale ha detto che sostenere che Hamas sia un’organizzazione terroristica è una tesi). Soltanto un mese fa il Consiglio Comunale ha ospitato il convegno dal titolo “A Napoli il Mondo: recepire il diritto internazionale umanitario nella quotidiana pratica amministrativa”. Al termine del convegno è stata avanzata la proposta di stilare una lista di imprese che “violano il diritto internazionale umanitario” per escluderle dagli appalti pubblici.”

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Ma non è tutto Crimaldi ha elencato punto per punto le sconcertanti iniziative del sindaco e della sua giunta.

“De Magistris – ha rimarcato Crimaldi –  ha definito Israele uno Stato criminale e di apartheid, avanzando accuse di genocidio e di “giudeizzazione di Gerusalemme”.  Nel 2012, un ordine del giorno del Consiglio Comunale ha “condannato” l’impresa Pizzarotti, che collabora alla costruzione della linea ferroviaria tra Gerusalemme e Tel Aviv. Nel 2014 la città di Napoli si è attivata per una campagna apparentemente in favore della popolazione di Gaza durante l’operazione militare “Margine Protettivo”: definendo l’operazione militare israeliana un “genocidio”. Nell’aprile 2015 è stato proiettato nella Sala Campanella di Piazza del Gesù a Napoli per la prima volta in italia il video antisemita “Israele il Cancro”.

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