18142725_10211342806879192_1145245098_n

Parigi e i globuli rossi

di Giampiero Mughini  

 Qualche giorno fa ho scritto che ritenevo superfluo e inconcludente il cerimoniale commemorativo del 25 aprile, e questo perché la topografia politica novecentesca è andata talmente sossopra che la polarizzazione fascismo-antifascismo non morde più sulla realtà com’è. L’ennesima conferma viene da quanto sta accadendo in Francia. Succede dunque che a contendersi la presidenza della Repubblica saranno la “fascista” (tra virgolette) Marie Le Pen e “l’antifascista liberale” (con meno virgolette) il centrista Emmanuel Macron.

2016-10-21-07-30-41-1134

Giampiero Mughini

A questo punto io dentro di me pensavo che il candidato di “sinistra” sconfitto, il “gauchiste” Jean-Luc Mélenchon avrebbe preso atto della situazione com’è e avrebbe invitato i loro elettori, o la buona parte di loro, a scegliere Macron. Com’era avvenuto ai tempi della Seconda guerra mondiale, che l’anticomunista Churchill aveva battagliato contro il Male del nazismo assieme allo Stalin di cui reputava che fosse un criminale. Uniti contro il Male del presente. Il 25 aprile per l’appunto.

Jean-Luc_Mélenchon_-_avril_2012

Jean-Luc Mélenchon

Ma nemmeno per idea, almeno sinora. Se il socialista Hamon ha impiegato quasi 24 ore a raccomandare Macron, Mélenchon non ha speso una sola parola a favore del rivale di Marine Le Pen.

Anzi. A leggere le corrispondenze da Parigi di Aldo Cazzullo e di Paola Peduzzi (una bravissima giornalista del “Foglio”) non è che tra la retorica della Le Pen e quella di Mélenchon la distanza fosse così abissale. Un “vaffa” al “Sistema”.

Altro che muro divisorio tra la sinistra e la destra. Non esiste più quel muro. Il Macron liberista è “un male” ai loro occhi, più o meno come la Le Pen, e anche se lui era stato ministro in un governo socialista eccetera. “Un male minore” ha detto di lui, dalla Gruber, la sorella del regista Pif, una che vive a Parigi.

18136830_10211346840100020_701191479_n

Marine Le Pen e Emmanuel Macron

Insomma l’analisi del sangue ci dice che Macron non è sufficientemente di sinistra per quelli che vorrebbero il reddito di cittadinanza già da domani, e senza dire quanto costa e da dove si prendono quei miliardoni di euro. Analisi del sangue e dei globuli “rossi”. Povero Macron, non lo ha superato. Altro che 25 aprile.

(Dagospia)

CondividiShare on Facebook0Tweet about this on TwitterPin on Pinterest0Share on Google+0Share on LinkedIn0Email this to someone

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Altri post dello stesso Autore