di Eduardo Palumbo –
Lo Stato Islamico ha rivendicato l’attacco esplosivo alla Manchester Arena che la scorsa notte ha provocato 22 morti e almeno centosessanta feriti al concerto di Ariana Grande. In un comunicato diffuso su Telegram e attraverso i canali dell’agenzia Amaq, lo Stato islamico ha fatto sapere che “un soldato del Califfato” ha collocato “diversi pacchi bomba” in luoghi della città britannica dove si concentrano “i crociati”. Tra le vittime della furia islamista molti bambini. Una tragedia nella tragedia. Una svolta vigliacca.
Ma era tutto scritto. Nelle pagine insanguinate di Rumiyah ( tradotta in inglese, francese, russo, tedesco e cinese) la rivista del ramo mediatico dell’Isis, l’Alhayat Media Center, che per l’appunto edita Rumiyah, Roma in arabo. Una specie di nuova Bibbia, il gran contenitore del Califfato virtuale, lo strumento per la radicalizzazione a distanza di simpatizzanti e fondamentalisti sparsi per il mondo.
Probabilmente Salman Abedi, il ventitreenne nato a Manchester da una coppia di libici, il terrorista che si è fatto esplodere con la bomba, lo leggeva assiduamente. Avrà letto quell’articolo dove c’era scritto che “uno non dovrebbe addolorarsi per l’uccisione collaterale di donne e bambini miscredenti, perché Allah ha detto: ‘Non addolorarti per i miscredenti’. Invece, bisognerebbe realizzare che Allah ha decretato la loro morte dalla sua esatta giustizia e grande saggezza. Il combattente deve fare il massimo per portare avanti la causa di Allah, indipendentemente dal massacro collaterale prodotto tra le masse di infedeli”.
Inoltre, si legge ancora che ci “si dovrebbe ricordare che gli infedeli hanno ucciso molte più donne e bambini musulmani. E, comunque, anche se non fosse così, sarebbe ancora consentito colpire le masse di miscredenti senza riguardo per le uccisioni collaterali di donne e bambini”.
Ed anche l’attacco alle chiese, come recentemente è avvenuto in Egitto era già scritte in altro articolo. “Gli attacchi contro le chiese dei cristiani sono benedetti da Allah. Perire in queste imprese è impresa solenne poiché è Allah che li ha guidati in questo percorso di fede. Uccidete i Mushrikin ovunque essi si trovino. I sacerdoti, custodi delle chiese dei crociati, devono essere uccisi o posti in schiavitù, non vi è alcuna santità in loro”. Il Papa è definito il “Monaco che li guida”. Uccidetelo o, con il volere degli studiosi, sottomettetelo, poiché con le sue falsità divora le ricchezze del popolo. Si credono al pari livello di Allah”.