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Il suicidio della pacificazione

di Emiddio Novi

La grande finanza, come i Cinquestelle, sogna una società anestetizzata dal reddito di cittadinanza. Grillo propone una società senza lavoro perché, dice, abbiamo una capacità produttiva che è di gran lunga superiore alle nostre necessità “. E allora nel nostro futuro ci saranno, secondo Grillo, due società. Ci sarà la minoranza di quelli lavoreranno e saranno produttivi. Poi, tutti gli altri, che vivranno di assistenza.

 imageIl reddito di cittadinanza non è certo una innovazione. Nel Medio Evo c’erano i beni comuni, terre di godimento collettivo. I poveri, gli esclusi esercitavano dei diritti d’uso su appezzamenti di terreno che prevedevano pascolo per modesti allevamenti, terreno per la coltivazione, una capacità di assicurare un reddito di sopravvivenza.

La nascita del capitalismo e la mercificazione del lavoro fecero sì che i beni comuni fossero privatizzati e i poveri furono costretti ad accettare un ruolo di semischiavitù’ nelle fabbriche dove si lavorava 16 ore al giorno.

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Emiddio Novi

Nella Roma imperiale i poveri non morivano di fame. Per i poveri erano previste assistenza sanitaria e istruzione gratuite. E anche alcune forme di pensionamento e di fornitura di derrate alimentari. Anche nel regno delle Due Sicilie una volta abolita la feudalità tra il 1806 fino al 1860, quando con la resa di Gaeta la monarchia borbonica fu sconfitta, furono distribuiti 600mila ettari di terra ai contadini poveri.

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Il reddito di cittadinanza in realtà ,sia pure in varie forme, è esistito in tutte quelle società che volevano conservare una sostanziale pace sociale ed evitare che nelle città ci fosse il rischio di ribellioni e disordine che mettevano a rischio la tenuta del potere. Il grillismo parte da un’analisi che cinquanta anni fa era stata al centro delle prospettive tracciate dagli scienziati sociali. La complessità della condizione postindustriale aveva posto come centrale le condizioni di vita degli esclusi. Di quanti cioè venivano espulsi da un mercato del lavoro ormai saturo.

Quale poteva essere il loro destino in un assetto produttivo che con la digitalizzazione della produzione avrebbe marginalizzato enormi masse di ex lavoratori dipendenti? Gli ultraliberisti come Hayek, Mises, il Freedman teorizzarono un reddito garantito per tutti. Ma quel reddito garantito era una sorta di anestetizzante sociale. Permetteva di sopravvivere, non di vivere.

Herbert Marcuse

Herbert Marcuse

Marcuse, il filosofo della contestazione, sosteneva che l’obiettivo di pacificazione e normalizzazione della società era raggiungibile “senza costringere con la forza, ma solo manipolando con la flessibilità si riesce ad avvolgere, snervare, inglobare, appiattire, neutralizzare persino forze antisistemiche possenti….”.

E allora ecco la funzione dei germi della paralisi introdotti col reddito di cittadinanza. Il lavoro garantisce un minimo di aggregazione e quindi anche forme di resistenza verso il regime usocratico. Per questo non viene richiesta la riduzione degli orari di lavoro, il rilancio dei grandi piani di infrastrutturazione, anzi Cinquestelle si oppone.

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Scampia

Pensate a quanti posti di lavoro potrebbero creare il risanamento delle periferie, delle città meridionali, del suolo. Certo per quanti non possono lavorare è dovere dello Stato intervenire in loro sostegno. Il capitalismo per cedere dalle 16 ore di lavoro al giorno alle nostre sette ore ha impiegato decenni e ha mistificato anche la storia.

La ribellione luddista contro i telai a vapore più che contro le innovazioni tecnologiche fu scatenata dai disumani orari di lavoro e dalle condizioni bestiali che venivano imposte agli operai delle fabbriche. Quella dei luddisti fu una guerra sociale che costò agli imprenditori lutti e sangue oltre alle fabbriche distrutte.

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E gli inglesi capirono che era meglio negoziare sugli orari e le condizioni di lavoro.. Con 780 euro in una città come Roma o Milano si vive di stenti. Ma in una società in cui al Sud si lavora, quando va bene, per cinquecento euro al mese, non sono certo poche.

Il giorno in cui avremo un Paese spaccato, diviso tra una minoranza che lavora e a cui sono riconosciuti livelli di vita decenti e la stragrande maggioranza che sopravvive rassegnata e abbrutita, avremo pacificato e ucciso il popolo.

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