Archivio tag: Valerio Caprara

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Captain Demente

 di Valerio Caprara

Arriva uno di quei casi in cui ci vuole un pizzico di coraggio per osteggiare il trasporto della maggioranza del pubblico che si percepisce raggiante. “Captain Fantastic”, infatti, è un tipico film “indie”, un prodotto cosiddetto alternativo che potrebbe fungere da manifesto del festival off-Hollywood di Sundance e non a caso ha elettrizzato la platea del festival di Roma dove ha vinto l’unico premio disponibile Continua a leggere

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Rubando Bertolucci

di Valerio Caprara

La storia psicanalitica del ramo maschile dei Bertolucci finisce con l’assomigliare all’esplorazione di un territorio eccelso, vivido, terso della creatività italiana: concentrata nei luoghi d’elezione e poi via via diramata nella straordinaria vastità di stimoli che hanno caratterizzato la storia dei tre artisti e dei congiunti più intimi Continua a leggere

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I sette samurai con le colt

di Valerio Caprara

Il regista Antoine Fuqua, un mestierante che ha lasciato il segno solo con il poliziesco “Training Day”, presenta  “I magnifici sette” un filmaccione che ha dalla sua un’accattivante baldanza, ma sconta purtroppo due megadifetti. Il primo è l’handicap patito dai nuovi e (troppo) trendy interpreti nell’inevitabile confronto con i big vintage Brynner, McQueen, Coburn, Bronson & company; il secondo è l’ossessione del politicamente corretto che sta avvelenando i pozzi del patrimonio hollywoodiano Continua a leggere

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Ilary meglio di Hillary…

di Valerio Caprara

Hillary ha vinto il primo round televisivo per le presidenziali americane? Sarà. Di certo Ilary ha vinto il Grande Fratello del calcio ed ha parlato come la Lupa, sfogandosi a cuore aperto contro il tecnico ed il presidente.  Come se non fossero bastate le randellate di un ciclonico Toro (a proposito, che classe la standing ovation del pubblico per l’illustre veterano),  il sottoscritto ossessivo tifoso romanista ha dovuto subire anche quelle inferte dalla signora Blasi al già precario equilibrio di una società ormai gestita più con i bollettini della Borsa che con il fuoco della passione. Continua a leggere

Closing Ceremony Press Conference - 6th International Rome Film Festival

Rondi, l’Andreotti del cinema

di Valerio Caprara

E’ scomparso Gian Luigi Rondi. E’ innegabile che la competenza scientifica, la capacità organizzativa e l’appeal esercitato nei confronti delle maggiori celebrità del cinema internazionale hanno sempre accompagnato il percorso di Rondi che, in ogni caso, è stato un gradino al di sopra dei sospetti politici e dei giudizi contrastanti. Era l’Andreotti del cinema Continua a leggere

Closing Ceremony Press Conference - 6th International Rome Film Festival

Rondi, l’Andreotti del cinema

 di Valerio Caprara

E’ scomparso Gian Luigi Rondi. E’ innegabile che la competenza scientifica, la capacità organizzativa e l’appeal esercitato nei confronti delle maggiori celebrità del cinema internazionale hanno sempre accompagnato il percorso di Rondi che, in ogni caso, è stato un gradino al di sopra dei sospetti politici e dei giudizi contrastanti. Era l’Andreotti del cinema Continua a leggere

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A scuola di cinema

di Giuseppe Cozzolino

In una Città piena di contraddizioni e di piccole/grandi conflittualità come la nostra, il “noir” è un colore obbligato. E non solo per l’immancabile risvolto criminale celebrato in libri e serie come “Gomorra”, ma soprattutto per quella cappa oscura di ambiguità e connivenze che finisce col gravare su tutti gli aspetti del nostro Vivere Quotidiano. Ma Nero (nigredo)  è anche uno dei colori del Processo Alchemico, intimamente connesso alla dimensione esoterica di questa metropoli che – a differenza di Londra o Parigi – non ha mai saputo valorizzare adeguatamente le proprie “leggende”: dal Principe di San Severo ai fantasmi che infestano i suoi palazzi storici. Continua a leggere

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Indivisibili, invisibili

di Valerio Caprara

Edoardo De Angelis, dopo avere rifinito la naturale vocazione passando da “Mozzarella Stories” a “Perez”, ha gestito la full immersion in un limbo che corre il rischio di diventare attrattivo proprio perché estremamente repulsivo con accresciuta padronanza professionale, proficua intesa con i giovani e competenti produttori e una discreta spinta narrativa Continua a leggere