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Inps a Ferrò e fuoco

di Franco Meda

Da un giudice napoletano ad un altro. Questo maledetto imbroglio delle indicizzazioni negate sembra tutto svilupparsi all’ombra del Vesuvio. Se a decidere la sentenza della Corte Costituzionale con il suo voto decisivo da Presidente era stato Alessandro Criscuolo, ora è stato il tribunale di Napoli ad emettere una ingiunzione di pagamento (3.074 euro) a titolo di arretrati a favore di un pensionato, dopo la bocciatura del blocco delle indicizzazioni delle pensioni da parte della Corte Costituzionale.

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L’Inps, secondo l’ingiunzione del tribunale di Napoli, ha ora 40 giorni per opporsi davanti al giudice: un’opposizione che, una volta entrato in vigore, potrà probabilmente basarsi anche sul decreto del governo. Una sentenza che avrà l’effetto valanga. Ora i ricorsi si moltiplicheranno a dismisura, saranno migliaia e migliaia le cause. Il Codacons  sta mettendo a punto una grande class action.

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Con il decreto del 13 maggio il governo, come è noto, ha previsto che dal primo agosto i pensionati ricevano un rimborso che varierà a seconda della pensione percepita. Per il 2012-13 il provvedimento riconosce la rivalutazione del 40 per cento per gli assegni tra 3 e 4 volte il minimo, del 20 per cento per quelli tra 4 e 5 volte il minimo e del 10 per cento per quelli tra 5 e 6 volte il minimo. Per il 2014-15 sarà rimborsato il 20 per cento di quanto previsto per il biennio precedente.

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Vincenzo Ferrò

Ma i conti non sono tornati all’avvocato napoletano Vincenzo Ferrò, che ha assistito uno suo parente pensionato e che si è visto accogliere il ricorso. “Si tratta del primo decreto ingiuntivo di questo tipo. Abbiamo sempre nutrito la massima fiducia nella Magistratura ed il nostro non facile lavoro è stato ripagato. Questo è solo il primo di una serie di ricorsi volti ad ottenere il riconoscimento del diritto alla rivalutazione delle pensioni”  ha spiegato l’avvocato Ferrò.

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Il governo, da par suo, non è stato in silenzio. Anzi ha fatto sentire la sua voce: i ricorsi devono tenere conto del decreto, che è intervenuto dopo il deposito del ricorso. “Dal punto di vista della legittimità – ha sottolineato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti- noi siamo convintissimi di aver pienamente ottemperato a quanto la Corte ha in qualche modo sottolineato come limiti della normativa precedente per cui ha scelto di cassare quella parte della norma”. Ma il popolo dei pensionato sembra pensarla diversamente. Sarà battaglia, potete scommetterci.

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Un pensiero su “Inps a Ferrò e fuoco

  1. Ferrara Aniello

    Sapete dirmi se l’avv. Ferrò si sta occupando ancora di ricorsi all’ Inps per la stessa ragione?

    Vorrei contattarlo.
    Grazie
    Aniello Ferrara

    Replica

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