di Alessio Buccafusca
La due giorni della Scala il gran Gala des Étoiles per festeggiare la chiusura dell’Expo racchiude una serie di piccoli misteri. Segreti e dinamiche di un mondo ai più ancora sconosciuto. Quella magico della danza, degli étoiles, dei corpi da ballo, degli amici, dei nemici, delle lobby e dei giochi di potere che governano nel silenzio i grandi teatri europei e del mondo.
Prima un fulmine a ciel sereno, un comunicato che aveva il sapore di una amara denuncia. “ La direzione del Teatro alla Scala ha appreso da un comunicato del Teatro Bol’šoj che Makhar Vaziev ha accettato di assumere la posizione di Direttore del Ballo pur avendo firmato un contratto per altri tre anni di Direzione del Ballo del Teatro alla Scala dal settembre 2015 al luglio 2018, contratto perfezionato in data 3 settembre. Il Teatro alla Scala provvederà in tempi brevi alla nomina di un nuovo Direttore del Ballo. Il Sovrintendente, d’intesa con il Direttore Principale, valuterà i candidati che possano corrispondere al grande livello del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Tutti gli appuntamenti della Stagione di Balletto annunciati per i prossimi mesi restano confermati.”
Roba da stadi non da teatri come la Scala ed il Bol’šoj. Una bomba in tempo di pace a poche ore dalla grande passerella milanese che vedrà impegnati Svetlana Zakharova, étoile sia del Bol’šoj che della Scala, l’étoile scaligera Massimo Murru, grandi primi ballerini come i russi come Ivan Vasiliev e Leonid Sarafanov. E poi naturalmente lui, Roberto Bolle, étoile della Scala e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre che da tempo si ventilava come futuro direttore del corpo da ballo milanese Sussurri e grida. Ma anche invidie, competizioni, sgambetti. Giochi di potere, soldi e arabesque. E’ il grande momento, un passaggio naturale dalla due giorni delle stelle alla guida del corpo da ballo…
Ma ecco che scoppia la seconda bomba in pochi giorni, l’esplosione della storia di Roberto e Antonio sulle pagine di “Chi”, il periodico diretto da Alfonso Signorini. Un bacio a Brera fra il ballerino ed il chirurgo, un bacio che in breve fa il giro del mondo, squarciato un velo di riservatezza, se non proprio un segreto. Conosco Bolle da tanto, troppo tempo, ed ero naturalmente al corrente della sua omosessualità. Ero al corrente della sua lunga relazione con nobiluomo napoletano ma mai, la notizia, è stata di dominio pubblico, mai una foto insieme.. Ed ora? La foto (di Chi) di Roberto che si bacia appassionatamente col suo compagno nel centro di Milano, sotto gli occhi di tutti, proprio nei giorni del delicato cambio di guardia alla Scala, quando imperversa il toto direttore, nel pieno dei grandi giochi di potere, quando ognuno si gioca le sue carte migliori (e quelle segrete)? Un fatale gioco del destino? Eppure c’è qualcosa che non convince in tutto questo, e siccome il vecchio Andreotti ha insegnato che a pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina, può esserci puzza di bruciato in tutto questo…
Alzo il telefono e chiamo Paolo Isotta il critico musicale (precisiamo, storico della musica) più bravo e più importante d’Italia che alla Scala è di casa, come non ricordare la polemica accesissima fra lui e il vecchio sovrintendente Stephane Lissner finita addirittura sulle pagine del “Daily Telegraph“?
Paolo hai visto Bolle è finito in prima pagina per un bacio proprio ora è che in corsa per la direzione del balletto? Tutto questo può penalizzarlo secondo te, siamo in fondo un Paese ancora pieno di tabù. Il vero tabù è essere eterosessuali..
Ma Bolle non sarebbe il ballerino giusto al posto giusto, non il solito straniero? Roberto è un bravissimo e piace molto, moltissimo. Incontro sempre donne che si arrapano per il suo culo…
Ma tu esiste davvero una lobby nei teatri lirici, alla Scala c’è un Cardinale Richelieu che nell’ombra decide il bene e il male? No comment…
Alessio caro , siamo attaccati ancora alla
omosessualità ? Mi piace la tua scrittura , vera e onesta , come tu fotografi così scrivi, Sei il numero della danza , Grazie
Quando ero più giovane, animata dalla mia grande passione per il balletto, vedevo il mondo della danza come un universo bellissimo, magico, i suoi protagonisti erano dei modelli. E lo stesso dicasi per il mondo del giornalismo nel quale facevo allora i miei primi passi come critico di danza. Con il passare degli anni, la mia passione per l’arte della danza non si è spenta ma riconosco che molti dei suoi protagonisti hanno ancora parecchia strada da fare nel percorso “umano” che tocca ad ognuno di noi. E lo stesso dicasi del giornalismo. Il tuo articolo ne dà un’ulteriore prova: due dei massimi teatri del mondo che si fanno la guerra come bambini, a suon di comunicati stampa; un settimanale che, come è sua abitudine, sbircia nella vita private di una persona e spiattella una foto che non ha nulla né di artistico né di interessante solo per mettere alla gogna un grande ballerino amato dal pubblico e, dal quel che mi dicono, una persona dall’animo gentile; l’usum delfini che si vuole fare di questa foto per danneggiare una possibile candidatura di questo personaggio; un apprezzato critico musicale che con grande finezza parla di “donne che si arrapano per il suo culo…” Tutto ciò si commenta da sé nella sua povertà, non credo di poter aggiungere altro.
Preg.ma Signora,
Personalmente non sono un esperto di musica, e nemmeno di danza, ma amo tutto ciò che è arte. Amo la fotografia, e credo che il Sig. Buccafusca sia un Artista. Le sue foto suscitano non solo in me ma in parecchi la gioia della danza.
Infine e non voglio dilungarmi, noto una enorme acidità nelle sue parole, forse è rimasta male quando ha letto la frase che segue, nell’articolo del Maestro Buccafusca:
“Paolo Isotta il critico musicale (precisiamo, storico della musica) più bravo e più importante d’Italia”
La saluto distintamente.
Alfredo Perillo
Preg.ma Sig.ra Allder
Personalmente non sono un esperto di musica e neanche di danza, ma sono un amante dell’arte. Tutto ciò che suscita in me un’attenzione ed un’attrazione ritengo che sia arte. Le foto del Maestro Buccafusca fanno parte di queste attenzioni, e posso dirLe che suscitano in me grandi emozioni, e, non sono il solo. Noto nel suo articolo una grande acidità, che ritengo esagerata oppure una forma di risentimento quando il Maestro Buccafusca scrive: Paolo Isotta il critico musicale (precisiamo, storico della musica) più bravo e più importante d’Italia che alla Scala è di casa.
Forse mi sbaglio, non credo.
Distinti saluti. Alfredo Perillo
Gentili Alfredo Perillo e Signora Caterina,
anche se ormai la questione non è più di attualità, ho letto solo ora le vostre reazioni al mio commento e, cado dalle nuvole nel constatare di essere stata malintesa. Però devo anche accettare la possibilità di essermi spiegata in maniera non cristallina per tutti e mi urge porre rimedio, specie poiché avete entrambi ritenuto che il mio commento fosse in qualche maniera rivolto contro Alessio Buccafusca: ma non è così.
Alessio Buccafusca è un grande fotografo, animato da vera passione nei confronti della danza e, pertanto, artista e persona da me molto stimata. Sottolineo che il mio commento non conteneva alcuna insinuazione maliziosa nei confronti del giornalismo o delle fotografie di Buccafusca. Quindi, a scanso di equivoci, riassumo il mio pensiero: (1) ho trovato puerile la guerra mediatica, tra due grandi teatri, fatta di comunicati stampa (ma trovo sempre puerile ciò che viene fatto in piazza, a mo’ di spettacolo, quando spettacolo non è); (2) il giornalismo discutibile a cui mi riferivo era quello del settimanale gossip, citato da Buccafusca, che aveva pubblica una foto privata (Bolle e un altro signore che si scambiano un bacio) proprio in coincidenza con una possibile candidatura dello stesso ballerino, agevolando una possibile strumentalizzazione della sua vita privata; (3) ho trovato poco fine, e piuttosto misogina, la frase “Incontro sempre donne che si arrapano per il suo culo…”. Il fatto che sia stata pronunciata da un importante critico/storico della musica non rende questa frase meno volgare. Non credo che sia indice di una mia presunta “acidità” non amare la volgarità.
Alfredo Perillo scrive: “Noto nel suo articolo una grande acidità, che ritengo esagerata oppure una forma di risentimento quando il Maestro Buccafusca scrive: Paolo Isotta il critico musicale (precisiamo, storico della musica) più bravo e più importante d’Italia che alla Scala è di casa. Forse mi sbaglio, non credo.” Ebbene sì, Signor Alfredo, Lei si sbaglia. Perché dovrei nutrire “risentimento” per il fatto che Buccafusca esprima stima per il suddetto Isotta? L’eccellenza di un artista, di uno scrittore, di un critico, è un arricchimento per tutta la comunità, l’arte, la competenza del singolo, sono cose di cui godiamo tutti.
Caterina scrive: “Lei si è focalizzata solamente sullo scandalo, non sapendo leggere quello che ha scritto il Buccafusca. Secondo me, il suo intento era quello di elogiare un grande ballerino di fama mondiale, forse penalizzato in questa squallida Italia dalla sua privacy.” Infatti, Caterina: il mio commento era proprio per assecondare il pensiero di Buccafusca!
Spero di aver chiarito il senso del mio commento. Mi è dispiaciuto soprattutto constatare quanto sia facile l’incomprensione tra esseri umani; quanto sia facile tacciare, ingiustamente, il nostro prossimo di “acidità”, di “risentimento” o di “non aver saputo leggere”. Alla fin fine l’argomento in questione era di relativa importanza, ma purtroppo tutto ciò succede a livello mondiale, con conseguenze disastrose. Credo dovremmo tutti (lo dico anche a me stessa) rifletterci.
Gentile Simonetta,
capisco che lei è nella danza da molti anni, quindi una persona competente. Se mi consente, io che sono amante della “grande danza”, sono rimasta basita dalla sua reazione all’articolo. Lei si è focalizzata solamente sullo scandalo, non sapendo leggere quello che ha scritto il Buccafusca. Secondo me, il suo intento era quello di elogiare un grande ballerino di fama mondiale, forse penalizzato in questa squallida Italia dalla sua privacy. Infondo il mondo dell’arte, compreso quella della danza, è fatto di persone, resta solo il nostro potere di dare fiducia per le giuste scelte.
Bravissima Sig.ra Caterina.
Le due grandi B della grande Danza Bolle e Buccafusca entrambi ci regalano emozioni uniche ,tra l’acidità della signora Simonetta e la volgarità io ci tengo tanto a sottolineare che mi è piaciuto tanto leggere che il culo di Bolle è arrapante perché a noi donne amanti e non della grande Danza ci davvero IMPAZZIRE!!!!W Bolle e complimenti a Buccafusca che quando scatta coglie il cuore e quando scrive usa il cuore!!!!!!!!!!