di Elisabetta Colangelo
Per avere un’idea del senso dell’umorismo di Alessandro Borghese basti pensare che la sua società, con la quale fa ristorazione , catering, consulenze e programmi tv , si chiama AB Normal, citazione tratta dal celebre film Frankestein Junior. Di persona è il tipo che infila una battuta dietro l’altra , gioca, ride, scherza. Incontenibile. Insomma: è uno chef , ma anche un vero intrattenitore.
Figlio dell’attrice Barbara Bouchet e dell’imprenditore napoletano Luigi Borghese , sposato con l’ex showgirl Wilma Oliviero, che oggi amministra la società di cui sopra , Ale ( gli piace essere chiamato così), è da poco diventato padre per la seconda volta , è tornato in tv con il cooking show itinerante 4 ristoranti , il martedì alle 21:15 su SkyUno. E sta per aprire un locale tutto suo a Milano .
Da cosa cominciamo? Dal ristorante , la mia nuova sfida . Si trova in zona City Life , ha una cucina a vista, 50 coperti , uno spazio bistrot e tanta musica. Ci ho investito molto …
Che si mangerà? Cucina romana e partenopea rivisitata, pasta fresca , dolci fatti in casa. Si chiamerà “ Alessandro Borghese – Il lusso della semplicità”, apro tra febbraio e marzo. O almeno spero, sono indietrissimo con i lavori .
Quattro ristoranti è diventato un piccolo cult. Ti diverti? Molto, ma è un programma complesso. Servono almeno 5 o 6 giorni per girare una puntata e più di un mese per montarla. Siamo sempre in viaggio per l‘Italia : magari facciamo 100 km per salire in cima ad una montagna e dire: “Eccoci , siamo in Trentino”. Ed è complicato avere a che fare con i ristoratori , anche se dopo la messa in onda hanno il locale pieno per mesi. Siamo diventati di moda: la gente guarda il programma e poi si fa il tour dei 4 ristoranti . Quest’anno ho perfino il bollino adesivo, come TripAdvisor .
L’aneddoto più divertente ? Ne ho a migliaia ( sghignazza , ndr). Tante cose non possiamo mandarle in onda: non hai idea delle zuffe che si consumano dentro al furgone quando portiamo i concorrenti alla premiazione del vincitore. E in quanti si arrabbiano. Una volta ho fatto l’ispezione di una super cucina, tutto era perfetto, poi ho aperto il forno del personale e ho trovato un vassoio pieno di muffa. Ho dovuto spegnere le telecamere perché il proprietario ha radunato tutti e non la finiva più di urlare.
Imbarazzante? Poi ci sono quelli che si fanno prendere dall’emozione. A Catania in un bellissimo ristorante di pesce, lo chef era talmente nel pallone che mi ha servito una sogliola alla brace senza pulirla . Quando se ne è accorto è scappato, e abbiamo dovuto fermare il programma per corrergli dietro.
Con un lavoro così riesci a trovare del tempo per la famiglia? Scherzi ? Sono schiavo delle mie donne , soprattutto figlie. Arizona ha 5 anni , Alexandra 6 mesi. La piccola è simpaticissima, tutta coccole e baci , ride sempre. La grande la porto a scuola ogni mattina , anche se la sera ho lavorato fino a tardi. E se mi chiede di cucinare qualcosa , eseguo.
In casa cucini sempre tu ? Quando è possibile, ma spesso ci pensa mia suocera .
E’ brava? Scriva di si. Potrei rischiare la vita.
Dici sempre che tua moglie Wilma è un’ottima forchetta . Anche Barbara Bouchet , tua madre? Macché mamma smangiucchia , si nutre , sopravvive.
A novembre hai compiuto 40 anni: come te li senti? Non ho avuto il tempo di pensarci . Il lavoro mi tiene giovane , faccio le stesse cose do quando ne avevo 20. Certo accuso d più la fatica, però vado avanti e gli impegni invece di diminuire aumentano.Ho tante idee nuove, voglio allevare lumache, creare una linea di magliette a tema musica e cucina , sto preparando nuovi format.
E la maturità cosa ti ha portato in regalo ? Forse un po’ di saggezza. Un tempo pensavo: devo calare l’onda del successo , perché prima o poi finisce tutto. Ora ho capito che non finirà mai . Il trend della cucina in tv funziona bene, sarà così per anni . E poi se anche per me si spegnessero i riflettori , ho in mano il mestiere più bello del mondo : continuerò a far da mangiare.
(Donna Moderna)