Sanremo: De Filippi, presenterò gli eroi del quotidiano

Amici, Sanremo. Da Radio Maria a Tele Maria

di Carlotta D’Amato e Iolanda Siracusano

L’hanno definito il festival di unità nazionale, Rai e Fininvest nel nome della non belligeranza, prima che arrivano i francesi, tanto Sanremo è sempre Sanremo, approfittiamo oggi domani chissà. Tutti a fare i conti in tasca a Conti, intanto la vecchia solfa della canzone nazionalpopolare giunta alla sessantasettesima edizione guadagna un milione e mezzo di euro a puntata, spira forte il vento del populismo, in onda il “Patto del telecomando”, meglio guadagnarci tutti, in un modo o nell’altro qualcosa no? Ed ecco allora il festival col valletto, t’amo pio Bova, il cane eroe che soppianta quelli che cantano da cani, Tenco che se potesse non toccherebbe Ferro, Diletta e di lotta del pallone, Ricky “Un, dos, tres, un pasito pa’delante, Maria..” col cucchiaio e, soprattutto, con l’altra Maria, la Sanguinaria, bianca, fredda con l’unico timore che si vedano le mutande, calcare anche il palcoscenico della città dei fiori, con suoi Amici fra i baby concorrenti e gli Uomini & Donne del pentagramma (anche se radiofestival ha rivelato che  sventola soprattutto l’arcobaleno) “spupazzarsi” dietro le quinte. Manca c’è Posta per te, ma non è detto siamo solo all’inizio. Da Radiomaria a Telemaria. La  messa è cominciata, andate in pace… La storia della serata, la raccontano Carlotta D’Amato e Iolanda Siracusano. Sipario. (g.p.s)

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La strana coppia e la Croce rossa

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Carlotta D’Amato

Quest’anno poi gli sguardi erano tutti per lei, la regina del piccolo schermo, l’imperatrice del sabato sera, delle lacrime facili e dei drammi d’amore mediatico: Maria De Filippi.  Inizia il Festival! Solita carrellata dei cantanti che si sono succeduti negli anni ma questa volta invece che presentarci i vincitori del passato, ci sono quelli che non hanno mai vinto o addirittura si sono classificati agli ultimi posti della classifica finale.

Al Bano e Romina, Vasco Rossi, Patty Pravo, Mia Martini, Toto Cutugno, i Matia Bazar ma più del lavoro valore canoro e delle loro fulgide carriere artistiche, i brani più famosi della storia di Sanremo non sono certamente quelli che hanno vinto un premio, a dimostrazione che o la giuria non capisce una ceppa o che è del tutto inutile perché il successo lo decreta il pubblico. Ma bando alle ciance…Atmosfera….Tiziano Ferro che canta Luigi Tenco ed il festival, il numero 67, inizia.

Tutta attendono lei….Carlo Conti irrompe sulla scena e siccome sono tre anni, ormai non fa più notizia. Sipario…scale, anzi no…e arriva Maria inguainata in un abito nero di velo che lascia intravedere le gambe. Finalmente la madrina artistica di quasi tutti i cantanti della Kermesse sanremese che, come è noto provengono dai suoi talent, quest’anno almeno, li presenta pure. Tutto in casa. Cerco Tina e Gianni Sperti. Ma poi mi rendo conto che non siamo ad Uomini e Donne e non ci sono le esterne. Vabbene così.

Sanremo Music Festival 2017

Raul Bova e Maria De Filippi

Giusy Ferreri è la prima. Della canzone non ho capito mezza parola ma la vedo in forma considerando che è andata a venuta da “Roma fino a Bangok passando per Londra”. Poi Fabrizio Moro, Elodie una delle figlie della De Filippi presentata da Raul Bova che ora ho la certezza che oltre all’attore non sa fare nemmeno il presentatore.

Intanto Maria cerca di fare la simpatica (ti prego Maria, no!) mentre Carlo Conti la sprona a fare le scale. Forse spera di sloghi una caviglia, non capisco il perché di tanta fastidiosa ostinazione.

Poi arrivano i nostri eroi della Croce Rossa, Protezione Civile e Forze Amate che sono impegnati nelle attività di soccorso per “pubbliche calamità” ma la mia attenzione è catalizzata dal bellissimo labrador di uno dei soccorritori e spero che anche i miei genitori si commuovano e si offrano di tenermi il cane.

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Il mio cuore gelido sta quasi per sciogliersi quando passa il numero per le donazioni e mi ricordo che mentre Maria ha rinunciato al cache devolvendolo alle popolazioni terremotate Carlo si è messo in tasca anche quest’anno centinaia di migliaia di euro dei contribuenti pubblici (NOI) e per non farcelo pesare con un candore senza vergogna ci comunica che due euro li ha donati anche lui! Mi astengo dal commentare perché la diffamazione è un reato. Quarta canzone quella di Lodovica Comello e non so se sia più brutto il vestito o la canzone; mentre mi interrogo arriva Crozza con i soliti sketch, solo che stavolta per evitare i fischi si è guardato bene dal mettere piede sul palco. Bernabei, Mannoia, Albano, Samuel dei Subosonica non ho sentito niente di che.

Vessicchio

Vessicchio? Svelato il mistero…

Un’unica certezza: in un’ora Maria già comanda in Rai e Conti fa la valletta.E mentre tutta Italia si domanda chi vincerà e la serata scorre molto lenta, io mi chiedo soltanto: ma che fine ha fatto Beppe Vessicchio?

Sanremo Music Festival 2017

Tutto già visto e Clementino fuori con la ragazza

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Iolanda Siracusano

Come ogni anno, si parte in sordina. Come ogni anno. Pochi gli artisti, troppi gli urlatori sfornati e reclamizzati dai cantantifici in onda durante l’anno, volti noti forse agli adolescenti, un po’ meno a chi vorrebbe durante il Festival di Sanremo vorrebbe sentire qualche bella canzone da canticchiare per i prossimi tre mesi e, magari, anche tra qualche anno. Questo per dire che di belle canzoni in questa prima serata non se ne sono sentite.

Ad esibirsi sul palco sono stati i primi undici Big in gara.
Giusy Ferrero che con la sua “Fatalmente Male” come al solito ha imitato se stessa e da anni, lo sappiamo, più che scimmiottare Amy Winehouse non riesce a proprio a fare. Fabrizio Moro ha cantato “Portami Via”. Carino come sempre, non ha fatto niente di nuovo. Niente di meglio degli anni scorsi. Niente di peggio.

Sanremo Music Festival 2017

DIletta Leotta

Elodie, presentata come una delle più grandi interpreti del momento (nessuno l’aveva mai sentita nominare, ndr) ha cantato “Tutta colpa mia”. Per chi non lo sapesse, Elodie è l’ultimo prodotto di Amici di Maria De Filippi. Tra gli autori della sua canzone c’è Emma Marrone. È insomma una garanzia: di banalità e di melodie trite e ritrite.

Sappiamo già adesso che sarà televotatissima.  Lodovica Comello che con la sua “Il cielo non mi basta” sarà ricordata come la più elegante della serata.
Fiorella Mannoia con una canzone sulla vita, “Che sia benedetta” è stata impeccabile, ma non toccante quanto ci si aspettava da una fuoriclasse come lei.
Samuel, cantante dei Subsonica, bravo, allegro, ritmato. Unico difetto: la sua canzone “Vedrai” richiama forse un po’ troppo Salirò di Daniele Silvestri. Vedremo.

Sanremo Music Festival 2017

Ricky Martin

 

Ron non se l’è cavata male. La sua “L’ottava meraviglia” non è una meraviglia, ma almeno è una canzone. Non se l’è cavata male neanche Albano con la sua “Di rose e di spine”. Se non fosse per lui, il Festival di Sanremo non avrebbe più niente del melodramma italiano. E neanche una voce che sebbene non più potente come un tempo, è ancora una voce che si vede che ha studiato.
E infine i tre che piaceranno di più ai giovanissimi che possiamo tranquillamente mettere tutti nello stesso calderone: Clementino, con “Ragazza Fuori”, che ha anche una certa sostanza; Alessio Bernabei con “Nel mezzo di un applauso” che, rispetto all’anno scorso, è decisamente più Big di uno sconosciuto, ma è comunque un ex Dear Jack; ed Ermal Meta con “Vietato Morire”. Vietato commentare.
Poca musica. Pochissima poesia. Di poesia anzi un solo sprazzo: “Sarà che piove da luglio…”, l’unica frase anche orecchiabile tra tutte quelle cantate. Peccato non sia in concorso. A intonarla la divina Carmen Consoli che ha duettato con Tiziano Ferro.

Sanremo Music Festival 2017

Ma veniamo ai numeri, quelli che contano in quella che dovrebbe essere una gara di bravura, ma che come sappiamo è più una gara a chi televota di più, dove a televotare sono solitamente gli under 18, con il cellulare dei genitori.
Giovedì non canteranno la cover e sono a rischio: Clementino, Ron e Giusy Ferrero.

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