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TrueNorth, il chip
che imita il cervello

di Ettore Lupo

Le nuovi frontiere della scienza olistica, i primi risultati del  progetto SyNapse portato avanti da Ibm e Darpa. Circuiti informatici che abbiano anche una coscienza propria. Fantascienza? Sembra proprio di no, anzi…

Mille giorni. Come quelli che ha chiesto Renzi per raddrizzare il bilancio dell’Italia, lanciare le riforme e dare un senso al suo governo. In tre anni Ibm  e la Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa) hanno dato vita a TrueNorth (nell’ambito del progetto SyNapse)  il primo chip in grado di emulare l’area destra e sinistra del cervello umano.  La chiamano  “intelligenza olistica computerizzata”, una struttura che non sia solo il risultato di calcoli e dell’assemblaggio di circuiti informatici ma che abbia anche una coscienza propria. Siamo non uno ma due passi avanti, chissà…

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Il Santa Fe Institute, un centro di ricerca olistica negli Usa SA, definisce il termine “scienza olistica” una categoria per includere numerosi campi di ricerca scientifica che hanno alcune caratteristiche in comune. In primo luogo, sono multidisciplinari. Secondo, sono incentrati sul comportamento dei sistemi complessi e terzo, riconoscono il meccanismo del feedback tra sistemi come elemento cruciale per la comprensione del loro comportamento.

Ma quello   realizzato con  TrueNorth è decisamente di più: è il primo passo verso lo sviluppo di computer che pensano come gli uomini, con un chip centrale che “ragioni” proprio come il cervello umano.  Fantascienza?

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A sentire la Ibm niente di tutto questo. Siamo nell’ordinaria amministrazione. “Immaginate un termometro che possa sentire il tipo di malattia che avete e avvisarvi se c’è bisogno del dottore oppure un paio di occhialini per non vedenti che analizzano la strada e diano indicazioni vocali per il cammino”. Una tecnologia che può essere integrata in qualunque oggetto abbia un chip, all’occorrenza anche un termometro e un paio di occhiali.

Il tutto è, praticamente, reso possibile da TrueNorth, il chip che va oltre gli studi sull’architettura matematica di von Neumann sui cui ogni computer prodotto dal 1948 in poi si basa. TrueNorth ha una struttura a 4.096 core neurosinaptci, collegamenti che permettono di svolgere più di 46 miliardi di azioni al secondo per singolo watt; una cifra che non rappresenta un record  ma che è ottima considerando il ridotto consumo di megawatt.

 

 

 

 

 

 

 

 

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