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Botta di vita senza botti

di Franco Meda

Bollettini di guerra. Ogni primo dell’anno la solita maledetta storia. Si contano morti e feriti, più o meno gravi. Tanti minorenni, tanti poveri bambini. Il bilancio dei botti di Capodanno è da sempre una lunga lista nera. Ospedali presi d’assalto, un continuo stato d’emergenza. Negli ultimi due anni in Campania sono morte tre persone per lo scoppio dei petardi, quasi mille feriti. Una dramma camuffato da festeggiamenti 

 

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Ma perché non fermare questi maledetti fuochi? Che senso ha difendere una tradizione stupida e pericolosa, anche se affascinante e suggestiva? Sono ormai 850 i comuni in Italia da Nord a Sud, da Cortina a Messina, passando per grandi città come Milano, Torino, Bologna , Genova, Bari Reggio Calabria che quest’anno hanno proibito i fuochi assassini. Una serie di divieti oltre per motivi di sicurezza anche sulla spinta delle associazioni animaliste che da tempo denunciano migliaia di animali da compagnia morti di paura per quelle esplosioni sotto le feste.

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CAPODANNO:NAPOLI; IN PIAZZA PLEBISCITO PROIEZIONI DI LUCE PE

Napoli da sempre è la Capitale dei fuochi di fine d’anno, si vendono ad ogni incrocio, bancherelle che spuntano come funghi, un mercato fiorente, soprattutto quello illegale. Fuochi pericolosi, vere e proprie bombe. Secondo la tradizione i “botti” di Capodanno sono la manifestazione della volontà di allontanare le forze del male e gli spiriti maligni che si scatenano in un momento di passaggio dal vecchio al nuovo anno. Ma non si può interrompere questa tradizione?

 

 

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Secondo Palazzo San Giacomo no, il divieto sarebbe una lotta contro i mulini a vento. Sul sito del Comune  campeggia uno spot dell’ufficio stampa, un cartone animato per “festeggiare il Capodanno senza botti e in allegria”. Una esortazione di prammatica, quasi un atto dovuto, politicamente corretto. Un innocente invito. In Comune spiegano che è “inutile e demagogico vietare i botti quando poi non ci sono uomini per fare i controlli e far rispettare l’eventuale ordinanza di divieto”. Così è se vi pare. E che dio ce la mandi buona.

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La Croce Rossa ha propagandato il suoi sette comandamenti, istruzioni per l’uso di un Capodanno per ridere e non per piangere.

1. Non acquistare botti illegali: non rivolgersi a venditori non autorizzati e segnalare alle forze dell’ordine ogni possibile artificio non legale;
2. Allontanare i bambini: non permettere ai più piccoli di avvicinarsi ai botti, specialmente nei momenti in cui vengono utilizzati;
3. Non utilizzare i botti in locali interni: è pericoloso utilizzare i botti all’interno di case o altri locali; in caso di principio d’incendio contattare immediatamente i Vigili del Fuoco al numero gratuito 115;

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4. Non accendere botti inesplosi: se un botto non esplode non tentare di riaccenderlo, potrebbe esplodere o incendiarsi improvvisamente; buttare via il petardo coprendolo con sabbia e acqua;

5. Non toccare i botti inesplosi: se si trova un botto inesploso per strada non tentare di riaccenderlo, non toccarlo e contattare, anche in modo anonimo, le forze dell’ordine ai numeri gratuiti 112 o 113;

CA_lav_contro_botti-700x4326. Non usare armi: è molto pericoloso e potrebbe risultare fatale utilizzare armi sparando nel vuoto o dalla finestra, inoltre non bisogna lanciare bottiglie o altri oggetti;
7. Riparare gli animali: gli animali domestici si spaventano per le esplosioni dei botti ed è necessario metterli al riparo in casa o tenerli stretti al guinzaglio. Prestare attenzione affinché non si avvicinino ai botti inesplosi.

 

 

 

 

 

 

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