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I vagaBondi

“Io vagabondo che son io, vagabondo che non sono altro, soldi in tasca non ne ho ma la su mi è rimasto Dio…” cantavano i Nomadi. Sembrava scritta su misura per lui, il poeta della politica Sandro Bondi. Come non ricordare  Silvio “Vita assaporata, Vita preceduta. Vita inseguita. Vita amata. Vita vitale. Vita ritrovata. Vita splendente.Vita disvelata.Vita nova”, i versi struggenti inutile dirlo dedicati al Premie del cuore Berlusconi. Ma si sa, gli amori passano, quelli della politica poi per Bondi abbastanza spesso. Dopo essere stato militante della Federazione giovanile comunista e sindaco Pci di Fivizzano Bondi è passato a Forza Italia di cui è stato coordinatore nazionale per tre anni. Poi Partito della Libertà, poi di nuovo Forza Italia, quindi Gruppo Misto ed ora l’adesione ad Ala, dell’amico-nemico Verdini. Gli ultimi cambi di casacca tutti con la fedele compagna di vita e di Parlamento  Manuela Repetti.

 Perché riproporre vecchi articoli, reportage, interviste? Volando alto con Giorgio Manganelli, scrittore, giornalista potremmo dire che “una civiltà letteraria non è fatta di letture, è fatta di riletture”. Più semplicemente il ripresentare alcuni articoli rappresenta una grande opportunità. Un modo per scoprire giornalisti o protagonisti di un’altra generazione, di conoscere o ricordare fatti, dimenticati. Per riproporre interviste e reportage dei giorni nostri.

Senato - Legge Elettorale

Dove eravamo rimasti? Sotto le feste, le coppie che non scoppiano di solito partono. Sandro Bondi e Manuela Repetti non scoppiano, si amano, dunque partono. Dove li avevamo lasciati? Solo una manciata di mesi fa avevano inforcato i trolley e salutato l’Amor Loro, quello con le maiuscole, quello di una vita, il Cavaliere insomma, ed erano trasmigrati nel Gruppo Misto, il confortevole motel del Parlamento, altro che quella bolgia umana che era diventato il grand hotel Forza Italia.

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Ma anche lì, ormai: un viavai, gente che parte, gente che non sa ma intanto lascia i bagagli. Più che misto, è diventato vieppiù un posto promiscuo. Così Bondi e Repetti, che fanno politica mica da turisti, hanno trovato una nuova casa. Speriamo l’ultima della legislatura.

E’ l’accogliente Casa Verdini, detta anche, pomposamente, Alleanza Liberalpopolare Autonomie. Un po’ barocca, come piace al patron.

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Non è una scelta last minute, la coppia per tempo vede e provvede: in fondo si viaggia per lavoro, no? “Questa decisione rappresenta una logica e naturale conseguenza del nostro sostegno da tempo intrapreso per le riforme costituzionali e l’azione di rinnovamento perseguito dal governo di Matteo Renzi”, ha detto la signora, mentre lui, poeta taciturno, l’ha lasciata dire.

Del resto, le riforme di Matteo non sono figlie legittime di quelle di Silvio? E la coerenza sai, è come il vento, che fa dimenticare chi non s’ ama. Ma loro si amano. E amano sempre anche il Cav., non si sa mai.

“Maurizio Crippa, Il Foglio” 

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