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Mettiamoci la testa. Mettiamoci il cuore

di Luigi Brugnaro*

Lo confessiamo. Ci piacerebbe avere un sindaco così. Luigi Brugnano, primo cittadino di Venezia ha rotto ipocrisie ed indugi ed è andato al cuore del problema. In gioco c’è l’identità dell’occidente, la nostra cultura, la nostra storia. E se a Roma impacchettano le statue e indossano il velo islamico per “adeguarsi” a Rohani, per fortuna a Venezia c’è chi risponde indossando una kippah, aderendo alla campagna lanciata da Il Foglio, come hanno fatto Brugnano e il governatore del Veneto Zaia. Mettiamoci la testa. Mettiamoci la faccia. Mettiamoci il cuore. (g.p.s.)

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Non possiamo far finta di nulla. Non possiamo girarci dall’altra parte. E’ il momento, di usare la testa ed è il momento di metterci la faccia per spiegare che in Europa esiste un nuovo antisemitismo che colpisce gli ebrei ogni giorno, che li costringe a nascondersi e che li porta spesso a occultare i simboli della propria fede per paura di “provocare” una reazione. La fede qui non importa, non è la questione centrale, il punto vero è l’identità dell’occidente e l’identità dell’occidente la si protegge difendendo la nostra cultura e difendendo i nostri diritti.

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Accolgo dunque con grande piacere l’invito del Foglio a onorare la Giornata della memoria indossando una kippah non solo per non dimenticare, come si dice, ma anche per ricordare, oggi, che un ebreo costretto a nascondere i simboli della propria fede è, come scritto dal direttore di questo giornale, l’emblema perfetto di un mondo che costringe l’occidente a nascondersi per paura di provocare la reazione di chi vuole accoltellare l’occidente. Oggi a Venezia saremo con voi. Indosseremo tutti una kippah.

Non solo per difendere il diritto di un ebreo a essere ebreo. Ma anche per difendere il diritto dell’occidente a non nascondersi e a non negare la sua identità per paura di provocare. Non siamo noi che provochiamo i fondamentalisti, sono i fondamentalisti che ci attaccano perché non accettano la nostra libertà. Mettiamoci la kippah. Mettiamoci la faccia. Mettiamoci la testa. Grazie.

 (Luigi Brugnaro sindaco di Venezia, lettera aperta al Foglio)

 

 

 

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Un pensiero su “Mettiamoci la testa. Mettiamoci il cuore

  1. ferdinando

    Favorevole alla giornata della memoria, ma Israele deve lasciare i territori che non sono suoi. Solo cosi si arrivera’ ad una pace tanto sperata da tutti. Questo e’ il mio pensiero.

    Replica

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