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Lo spettro dei tycoon

di Emiddio Novi

Trump come Berlusconi. Analogia delle accuse. Trump ispirato da Putin e finanziato dai mafiosi russi. Berlusconi ispirato da Craxi e da Gelli e finanziato da Cosa nostra. Il capitalismo finanziario riconosce immediatamente quelli che non può comprare e contro di loro scatena la sinistra settaria e neo giacobina, la stampa e i media internazionali e la magistratura infiltrata, ricattata, controllata dai servizi segreti americani o dalla nebulosa mondialista turbo finanziaria

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La sinistra, come al solito, è sempre arruolabile contro il populismo. Anche contro quello in parte inconsapevole di Berlusconi. Il cavaliere istintivamente era a favore dei ceti medi produttivi, le cosiddette partite Iva terremotate dalla crisi e rase al suolo da Mario Monti, uomo della Goldman Sachs e di Bildenberg. Sempre Berlusconi fece di tutto per spingere la piccola e media impresa fornendola anche di una adeguata rete di protezione sociale come la cassa integrazione in deroga. La valorizzazione dei distretti produttivi, la loro messa in rete, l’organizzazione delle filiere produttive fecero il resto.

Emiddio Novi

Emiddio Novi

Tanto che nel luglio-agosto 2011 in piena tempesta dello spread l’Italia in proporzione esportò più della Germania. Berlusconi era un imprenditore ricco di suo e non era condizionabile o corruttibile. Trump lo è e lo era. Costruiva e vendeva grattacieli. Berlusconi costruiva e vendeva città-giardino come Milano2. Trump ha dimestichezza col mondo delle TV, Berlusconi ne è proprietario.

Trump è accusato di essere stato finanziato per le sue attività imprenditoriali dai soliti amministratori di Gazprom, da ex lobbisti del dittatore ucraino Ianukovich e da non meglio identificate figure di spicco della criminalità.

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Anche se com’è noto fu il presidente Clinton il maggior responsabile del saccheggio della Russia che per 4,5 anni dopo la caduta del regime comunista era finiti in mano ai mafiosi e alla banche nordamericane. Questa è storia. Incontestabile storia. Che l’ex consigliere di Bill Clinton, George Stephanopoulos s’interroghi sui legami tra Trump e il regime russo è davvero comico. Lui che è al corrente delle milionate di dollari che affluivano ai Clinton dagli uomini d’affari mafiosi postsovietici.

Comunque la catena di San’Antonio della mistificazione calunniatrice e della manipolazione dell’opinione pubblica è partita alla grande. Il Corriere della Sera riprende l’immondizia calunniosa sparsa in giro dal New York Times e dal Washington Post. A loro volta i due quotidiani americani riprendono le puttanate del Corriere e a loro volta le rilanciano con quelle del francese Le Monde e il tedesco Bildenberg, che a loro volta riproducono le menzogne del Times di Londra, che a sua volta…..e così mentendo e mistificando Trump viene trasformato in un candidato inventato da Putin e al soldo dei mafiosi russi amici di Putin. A questo punto Trump è trasformato in un candidato pericoloso per l’indipendenza del Paese. Eterodiretto da Putin e privo di scrupoli.

Il suo caso ricorda il film Manchurian candidate, dove il protagonista eterodiretto più modestamente da un nucleo di affaristi guerrafondai collegati con la madre alla fine viene ucciso da un benefattore della patria. Stia attento Trump che se i sondaggi continueranno a darlo vincente potrebbe fare la fine del protagonista del film.

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