Archivio tag: camorra

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La sceneggiata Casalesi

 di Giuseppe Crimaldi

Antonio Iovine “’0 ninno”, sposato tre figli, è detenuto dal 17 novembre 2010. Tra i primi 10 latitanti di massima pericolosità ricercati dalla Direzione centrale della polizia criminale, si nascondeva dal 5 dicembre 1995 (quando veniva colpito da ordinanza cautelare nel corso dell’operazione Spartacus). Veniva considerato il “ministro della munnezza” dei casalesi. I suoi interessi svariavano dal settore della ristorazione a quello dell’importazione dalla Campania di latticini, uova e pollami. Molto attivo anche sulla Capitale: ha posseduto la discoteca Gilda storico locale della Roma bene. Tentò la scalata alla Lazio, tramite Giorgio Chinaglia. Altro campo d’azione in cui era molto presente era quello dei videogiochi e delle scommesse.  Antonio Iovine è pentito dal 21 maggio del 2014. 

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In nome della Rosy
Tore, Napoli e la camorra

di Franco Di Mauro

Duecento uomini in più per la polizia, ripristino di 300 apparecchiature di video sorveglianza. Il ministro degli Interni Alfano ha inteso così sottolineare che “Napoli è in cima alle priorità del governo perché è una grande città che merita una grande risposta in termini di sicurezza”. A Napoli si spara ogni giorno. In queste ore  in un conflitto a fuoco sono stati uccisi due banditi nel corso di una tentata rapina a Ercolano. In alcune zone (come Ponticelli e il rione Traiano, ma non sono le sole) un abitante su tre è pregiudicato. “La camorra è parte costitutiva della società a Napoli, questo è ormai un dato centenario” ha detto Rosy Bindi qualche giorno fa scatenando la reazione del sindaco De Magistris e del Governatore De Luca. Un dibattito aperto. Continua a leggere

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I compagni camorristi di Rai 3

Da tele Kabul a tele Camorra, una parabola sorprendente per Rai 3, servizio pubblico. Solo che il giornalismo militante di sinistra questa volta non è messo sotto accusa da avversari politici: è fuoco amico e arriva dal governatore della Campania del Pd De Luca, l’uomo che ha fatto fare marcia indietro a Renzi ed i suoi anche sulla legge Severino. Ferocemente sotto accusa la rete che ruppe schemi tradizionali dei programmi televisivi da Il Processo del Lunedì di Aldo Biscardi a Samarcanda di Michele Santoro, da Linea Rovente di Giuliano Ferrara a Chi l’ha visto, da Telefono Giallo di Augias a Milano-Italia di Lerner, da Quelli che il calcio a UltimoMinuto e poi, Blob, Cartolina, i vari programmi di Chiambretti… Di quale colpa si è macchiata Rai 3? E’ poco renziana.  Continua a leggere

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Camorra, caos calmo

di Giuseppe Crimaldi

A Napoli si spara ogni giorno. Si puntano le armi nel mucchio prima di premere il grilletto, tanto l’importante è fare paura. Quel che conta è fare “punti, morti e soldi”, come diceva uno dei protagonisti del film “Gomorra”. In alcune zone, come Ponticelli e Traiano, un napoletano su tre risulta essere pregiudicato. Napoli e la camorra: chi parla di quattro parassiti, c’è chi invoca l’esercito… Continua a leggere

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Napocalypse Now

di Marco Catizone

“Non esistono parole per descrivere lo stretto necessario a coloro che non sanno cosa significhi l’orrore. L’orrore ha un volto e bisogna essere amici dell’orrore. L’orrore ed il terrore morale ci sono amici. In caso contrario allora diventano nemici da temere. Sono i veri nemici” (Marlon Brando alias Colonnello Kurtz, Apocalyse Now). Continua a leggere

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I “muschilli” ora hanno la pistola

Soltanto meno di due mesi fa la Fondazione Polis ha presentato    un report dal titolo “La strage degli innocenti”. Un dossier dedicato ai bambini ed ai ragazzi vittime della camorra. Negli ultimi 16 anni ne sono stati uccisi 36 in Campania prima del compimento della maggiore età. Venticinque vittime avevano un’età compresa tra 0 e 12 anni; le restanti 11 arrivavano a malapena a 18 anni. Un dossier già da aggiornare. L’ultimo diciassettenne è stato freddato l’altra notte davanti alla basilica di Santa Maria alla Sanità. La camorra continua ad uccidere. Sono in guerra i camorristi di quarta generazione. Quelli che una volta erano i “muschilli”, i baby spacciatori. Ma oggi i “muschilli” sparano, uccidono. Per un angolo di spaccio. Continua a leggere

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Improvvisamente Sud. Balle e ecoballe

di Nico Pirozzi

Il Pd improvvisamente colpito sulla strada del Sud ha convocato nel fine settimana la sua direzione balneare. Un po’ di Mezzogiorno prima dello sciogliete le righe, tutti in ferie. “Voglio andare con Vincenzo De Luca nella Terra dei fuochi dove in tre anni – lui dice due pensando alle elezioni – andremo a togliere le ecoballe .  Naturalmente De Luca mi ha chiesto soldi: vediamoci a metà settembre, prima della legge di stabilità.” Renzi ha fatto il suo annuncino, figuriamoci. Il bello è che renziani e renzismo sembrano tutti nati oggi. Parlano come se il Pd non avessero governato loro la Regione per 10 anni negli ultimi quindici… E lo fanno anche i dirigenti sul territorio. Balle, ecoballe, in fondo che cambia? Taverna Re, una breve riflessione… (g.p.s.) Continua a leggere

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La guerra santa di piazza Mercato

La storia del franco algerino Ryad Hannouni  aprì gli occhi a tutti e ci fece capire che il terrorismo islamico passa da Napoli, “lavora” a Napoli, organizza le sue mosse a Napoli. Hannouni fu arrestato dalla Digos il 2 ottobre 2010. E grazie al suo arresto, fu scoperta una cellula che aveva intenzione di compiere attentati in Francia: in dodici furono presi fra Napoli, Marsiglia e Bordeaux . Ha spiegato il magistrato Michele del Prete della Dda di Napoli che per lungo tempo si è occupato di antiterrorismo. “E’ accertato e provato che a Napoli si sono spesso create condizioni favorevoli per ottenere appoggi logistici, scambio di armi e documenti falsi. Sempre in collaborazione con la camorra ovviamente”. Molti i gruppi militanti islamici che hanno agito su Napoli: il gruppo Jamail Tal islam, il gruppo Gcim ( gruppo combattente islamico marocchino) e i militanti del Gia, gruppo islamico algerino. Ora una nuova storia napoletana. Un gruppo di jhadisti frequentatori della moschea di Piazza Mercato. Continua a leggere

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Camorra e Regione. Ve la do io la lista

Conosce bene il rapporto fra territorio, politica e camorra. La senatrice del Pd Rosaria Capacchione, membro della Commissione Antimafia che sin dal primo momento aveva denunciato la presenze di uomini legati alla malavita organizzata nelle liste delle recenti regionali, è prima di tutto una giornalista. Da cronista ha scritto il libro “L’oro della camorra” e per questo vive da tempo sotto scorta. Sta preparando una sua lista. Qualcosa di più di impresentabili. “Una lista basata – spiega – su criteri diversi rispetto a quelli previsti dal Codice etico della Commissione e che daranno conto veramente di quanto i clan abbiano infiltrato il consiglio regionale campano”. Continua a leggere