di Giuseppe Crimaldi
Antonio Iovine “’0 ninno”, sposato tre figli, è detenuto dal 17 novembre 2010. Tra i primi 10 latitanti di massima pericolosità ricercati dalla Direzione centrale della polizia criminale, si nascondeva dal 5 dicembre 1995 (quando veniva colpito da ordinanza cautelare nel corso dell’operazione Spartacus). Veniva considerato il “ministro della munnezza” dei casalesi. I suoi interessi svariavano dal settore della ristorazione a quello dell’importazione dalla Campania di latticini, uova e pollami. Molto attivo anche sulla Capitale: ha posseduto la discoteca Gilda storico locale della Roma bene. Tentò la scalata alla Lazio, tramite Giorgio Chinaglia. Altro campo d’azione in cui era molto presente era quello dei videogiochi e delle scommesse. Antonio Iovine è pentito dal 21 maggio del 2014.