di Adolfo Mollichelli
Dagli arabi ai polacchi, trecentosettanta giorni dopo l’Italia torna a vincere. E soprattutto a convincere. Non c’è bluff e non c’è inganno. C’è un pizzico di eleganza come nelle corde del ct che ha sarto a Napoli in via Calabritto e che Sarri omaccione offese dandogli del frocio. Si resta teste di serie per i prossimi Europei. Un gran bel dono per la Figc che compie gli anni: centoventi. Ne aveva perso di tempo, con l’elezione di un signore improponibile di nome Tavecchio che a sua volta aveva scelto un ct improponibile, quel Ventura dalle smorfie panciute e curiose del viso che a Napoli in terza serie fu cacciato dopo pochi mesi. Continua a leggere