di Franz Krauspenhaar
La solitudine estrema del François di Sottomissione è in fondo come una protesta sotterranea, muta, al rivolgimento di una Francia divenuta moderatamente islamica e comunque snaturata. Il centro del libro è la solitudine: nessuno oggi parla della solitudine dell’uomo occidentale come lui, Houellebecq, e questa è l’ennesima conferma. Una solitudine così estrema che però ha in sé i crismi della vera grandezza. Continua a leggere