di Adolfo Mollichelli
L’andata è andata male. Si perde in Svezia col peggiore risultato possibile. Un tempo c’era la Giovine Italia. Ora c’è solo la povera Italia. In campo e fuori campo. I figliocci di Larsson ci hanno scritto uno di quei gialli magistrali. Titolo: il ct che odia gli uomini (migliori).
Figuraccia. Senza se e senza ma. Il gioco duro? Un alibi. S’è picchiato di qua e di là, il giusto. E poi è quando il gioco si fa duro che i duri scendono in campo. Va be’, si fa per dire. Il venturismo è una singolare corrente di pensiero.
Prevede la disposizione dei giocatori come le stecche del calciobalilla. Tutti in riga. Schiacciati sulla mediana dell’avversario. Ci vorrebbe almeno uno che sappia giocare la “mezza palla” ma non c’è.
Adolfo Mollichelli
Gli azzurri di oggi sono scarsini. I talenti sono rari. E quei pochi che ci sono devono aspettare. Devono crescere, dicono. In Spagna, se hai anni verdi e sei bravo, giochi. Vedi Asensio, ultimo esempio. Noi abbiamo (avremmo) Insigne e Bernardeschi. Ma devono crescere. Una volta si diceva: sì, la coda. Ne ho viste tante di Nazionali, ma povera come questa mai.
Si dice che ‘o pesce fete d’a capa. Motto santo. Inadeguato il (Ta)vecchio grande capo. Modesto, sbuffante e gigionesco il capitano di ventura. Un tempo si criticavano Mazzola e Rivera, Baggio e Del Piero, Riva e Boninsegna. Bestemmie.
Ora abbiamo un giovane ingobbito che è centravanti e un torello che è centravanti.
Il capitano di ventura si ostina a schierarli insieme. Risultato: schieri due e rende uno. Se va bene. Si neutralizzano a vicenda.
Il meno peggiore è stato Darmian: alcuni buoni cross e un lampo sul palo. Candreva, da piccolo (ora non so) andava spesso al luna park. Era bravo a colpire con la palla gli orsacchiotti in movimento. Il gioco gli è rimasto dentro. E così, ora che è cresciuto continua a colpire gli avversari con il pallone.
Notato Immobile per una finezza linguistica. Insomma, ha accusato la mamma di uno svedese – che immagino biondissima – di avere una passione per gli orali (non gli scritti).
Tardivo l’ingresso di Insigne perché la vaporiera sbuffante non sapeva dove metterlo e chiedeva lumi ai secondi e capirete se lui è il primo…
Verratti nel gioco alla ventura diventa più normale di quello che è. Non chiedetemi se vale tanto perché potrei nel mio piccolo incazzarmi.
Poi, abbiamo un altro muscolare a centrocampo che ha nome fasullo. Direste mai: parolo d’onore? Quanto a De Rossi, lo vedrei bene con il saio addosso, sempre più somigliante a frate Leone.
La BBC è vecchia e logora, ha resistito tra spintoni e sceneggiate varie. La BBC non è la Rai ma neppure la difesa di ferro di una volta.
Se decidi di ricorrere ad Eder, lo devi far giocare o largo o tra le linee. Altrimenti lo perdi.
Aspettando il ritorno, lunedì a Milano, e confidando in Sant’Ambrogio mi viene in mente il barone Liedholm che diceva: io metto sempre perfettamente in campo le mie squadre, poi l’arbitro fischia e i giocatori si muovono!