Archivio tag: Adolfo Mollichelli

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Il Messi..a

di AdolfoMollichelli

Seicento più seicento, uguale milleduecento. Sono i gol, sin qui, segnati da Messi e da Cristiano Ronaldo insieme. Duecento in meno di quelli segnati da Edson Arantes do Nascimiento, cioè Pelé, in un’epoca in cui non si giocavano tante partite come oggi. Il povero Pelé, dimenticato. Per fortuna, evocato un tempo dalla ineguagliabile fantasìa napoletana. Continua a leggere

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Chiacchiere a gol gol

  di Adolfo Mollichelli -

Subito, subito: sto con Allegri, abbasso Adani. Ed anche Bukovski: la gente che crede di sapere sempre tutto è proprio quella che non capisce mai un cazzo (scusate, ma Charles è sempre stato irriverente). Premessa: odio le liti, televisive e non. Una maggiore educazione, respect, farebbe bene a tutti, politici compresi. Non parliamo poi degli interventi sui social, asociali. Allegri: ora stai zitto, parlo io. Adani: stai zitto, lo dici a tua sorella. In napoletano, più incisivo e musicale: a soreta. Niente di che, c’è stato e ci sarà di peggio. Continua a leggere

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Lancieri e cannonieri
l’Europa è una guerra

di Adolfo Mollichelli -

Coppe, che passione. La Juve trova i lancieri. Il Napoli becca i gunners. Avversari da war game. Quarti di nobiltà, non c’è che dire. Non è un caso che le due squadre più belle e forti del campionato siano le uniche rappresentanti italiche. La Roma fu ubriacata dal Porto ed ha brindato al ritorno di Ranieri, il re di Leichester. L’Inter più bislacca ed irriconoscibile della sua storia ha ceduto all’Eintracht senza saper segnare lo straccio di un gol in due partite. La Juve s’è guadagnata la qualificazione grazie ad una partita monstre contro i colchoneros, i materassai, stesi sul letto della sofferenza. Continua a leggere

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Haka & bigodini, finalmente a meta

di Adolfo Mollichelli -

 Ed ora chi glielo dice a Collovati dalla erre blesa, due turni di squalifica da mamma Rai (perché la mamma è sempre la mamma) che le donne ci sanno fare anche con la palla ovale? Discutere e non solo, oltre a questo ci sanno anche fare. Tant’è che al Sei Nazioni per il gentil sesso vanno in meta con distinta leggerezza. Da dodici anni tra le grandi, tradizionali squadre europee. Forse in pochi lo sanno, ma il rugby si coniuga anche al femminile nella nostra Italietta machista, maschilista, dei celoduro di vecchia e nuova estrazione e poveri noi. Continua a leggere

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Ogni giorno, ogni ora, ogni istante

di Adolfo Mollichelli –

Il giorno della memoria, la memoria di quei giorni in cui l’Uomo si perse nei meandri oscuri della Disumanità. Non so in quanti hanno visto il film “Il figlio di Saul”, forse il documento più terribilmente vero delle atrocità del nazismo, l’eliminazione degli ebrei. Auschwitz, l’inferno sulla terra. Visitai, anni fa, in occasione di una partita dell’Italia a Cracovia, quel luogo dell’orrore. E non fui più lo stesso uomo di prima. Fu da quella volta che maledissi le violenze degli uomini su altri uomini. Tutte, indistintamente. La perfidia dei nazisti è tutta scritta lì, sul cancello d’ingresso di Auschwitz Birkenau, la porta che insegnava la strada: un binario morto, l’ultima fermata. Continua a leggere

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Nel Blues dipinto di Blues

 di Adolfo Mollichelli

Madrid, Napoli, Torino, Milano, Londra: le città di Gonzalo. Tutte importanti: la capitale della Spagna, la città più antica d’Europa, quella che fu il volano dell’industria automobilistica, la città che beve ed opera, la capitale inglese in furor di Brexit. Il bianco, l’azzurro, le strisce bianconere, quelle rossonere, il celeste: i colori delle maglie del Pipita francoargentino, caliente a modo suo. Triste, solitario y final direbbe Osvaldo Soriano. Continua a leggere

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Tifo becero non razzismo

 di Adolfo Mollichelli 

 Un morto prima di Inter-Napoli: si allunga la lista dei caduti per una partita di pallone: ventidue in cinquantacinque anni, assurdo. Koulibaly, immenso nella sua grandezza (tre gol salvati) solitaria ha ceduto ai nervi ed ha applaudito ironicamente Mazzoleni. Espulsione inevitabile. Come quella di Insigne. Impunito Keita Balde provocatore seriale, andava perlomeno ammonito. Il giudice ha decretato: per l’Inter due partite a porte chiuse e una terza senza curva. Per il Napoli, due giornate di squalifica a Koulibaly e Insigne. Continua a leggere

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Faraoni & coglioni

di Adolfo Mollichelli

C’è stato qualcosa di strano nella luna di Liverpool. Lo sfumarsi del sogno ed il brusco risveglio. E cercando di ricordare le immagini oniriche non sai più chi sei e dove stai: se nella realtà o nella fantasìa. Si chist è ‘nu suonn nun me scetà. Sarebbe stato meglio. Se non passeremo, saremo dei coglioni (ehm) Ancelotti dixit e forse avrebbe potuto usare il termine zebedei, più elegante. Mi chiedo come si sia sentito il povero Allan tra tanti, troppi compagni mancanti dei cosiddetti, insomma gli attributi. Il brasiliano che prega ad ogni inizio di partita – e nel mitico Anfield sì che devi chiedere qualcosa in più al cielo – e un po’ di Albiol, di Koulibaly e Fabiàn Ruiz.

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