di Manuela d’Alessandro
Un dibattito da sempre quanto mai controverso, antico e pur sempre attuale, è quello del diritto alla menzogna. Nel celebre libro “il diritto di mentire” si sono confrontate le diverse opinioni di due grandi filosofi che rappresentano anche due differenti scuole di pensiero: Benjamin Constant e Immanuel Kant. Per Constant l’assioma etico che impone di dire sempre la verità, in qualunque caso dovrebbe avere delle eccezioni. Per Kant, invece, il rispetto della verità è uno dei principi fondanti della morale, che non può ammettere eccezioni. Ma trasportiamo il dilemma in un processo: l’imputato ha il diritto di mentire? In Italia si, negli Usa no. Su questo tema è intervenuto il procuratore capo della procura di Milano Francesco Greco.
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