Archivio tag: referendum

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Il Si all’oligarchia

di Emiddio Novi

Con la vittoria del sì al referendum l’Italia legittimerà il sistema oligarchico abbandonando quello della democrazia rappresentativa. Eugenio Scalfari con l’onestà intellettuale che ci si può permettere a 90 anni lo ha ammesso senza reticenze. L’unico sistema che può funzionare, ha scritto su Repubblica, è l’oligarchico.

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Vincitori & vinti

di Antonello Grassi

La drammatica alternativa di Renzi: vincere o stravincere. Se passa il no il capo del governo diventa il leader del partito dei riformatori, un partito che può contare su un elettorato che, secondo i sondaggisti più pessimisti, raccoglie il 47 per cento degli italiani. E che presto o tardi, grazie alla stravaganza – diciamo così – del fronte opposto, andrà al governo del paese essendosi liberato della zavorra di partito Continua a leggere

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Teniamoci stretta la democrazia

di Piero Ostellino

Per Zagrebelsky  il rischio è reale: la riforma può portare a derive autoritarie attraverso una concentrazione del potere al vertice delle istituzioni e il conseguente passaggio da una democrazia a una oligarchia. La riforma voluta da Renzi, insieme a quella elettorale (su cui il presidente del Consiglio appare però ora disposto a fare diverse concessioni, anche perché non garantirebbe una vittoria certa della sua parte politica) sembra invece postulare una svolta autoritaria Continua a leggere

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Nel segno di Zag

di Eduardo Palumbo

Eccole, una di fronte all’altra, le facce del Si e quella del No, la faccia di Renzi, boy scout di “ gira la ruota”, quella della fortuna di Mike Buongiorno, e quella di Zagrebelsky, ex presidente della Corte Costituzionale e presidente della biennale della Democrazia, i simboli della riforma e del “giù le mani dalla Costituzione”, il premier non eletto dal popolo ed il Presidente emerito della facoltà di Giurisprudenza, il rottamatore e il professore, le due facce del Paese. La madre di tutti gli scontri del referendum… Continua a leggere

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L’ombra delle urne

di Ottorino Gurgo

 Nel promuovere il referendum costituzionale, Matteo Renzi proclamò,  senza mezzi termini che, qualora i “no” avessero prevalso, non avrebbe esitato a dimettersi, adombrando addirittura la possibilità di un abbandono della vita politica. Oggi ha cambiato idea: la legislatura – ha detto – dovrà proseguire sino alla sua scadenza naturale, vale a dire sino al 2018 Continua a leggere

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Ragione, democrazia, cuore. NO

Il “napoletano” è nato per essere un giornale d’opinione, una vetrina dove ognuno può apertamente e liberamente dire come la pensa. E continuerà ad essere così. Vogliamo che sia così. Ma se è in ballo la Costituzione riteniamo doveroso fare anche noi la nostra piccola parte. Per noi la Costituzione è un patto solenne che unisce un popolo sovrano: è la guida, il modello scelto per stare insieme.  Il napoletaNO si schiera contro questa riforma non condivisa, pasticciata, mascherata e confusa, con malafede presentata come l’ultima spiaggia per lo sviluppo ed il futuro del Paese. La Costituzione si può anche cambiare. Ma in meglio, non in peggio. Queste modifiche della Costituzione sono sbagliate nel metodo e nel merito. Ed allora le strade della ragione, della democrazia e del cuore portano tutte a votare NO al prossimo referendum costituzionale.

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