di Mino Cucciniello
“Ma che ne sai se non hai fatto il piano bar…” era l’allegro refrain di una canzone che al festival di Sanremo del 1995 cantavano Gigi Proietti, Peppino di Capri e Stefano Palatresi. Volevano far conoscere le magiche atmosfere dei night club, le luci diffuse, la musica che ti accompagnava. Quei locali dove si poteva anche parlare, conoscersi. Un po’ quello che sto cercando di fare anche io ricostruendo la vita dei maggiori locali che hanno caratterizzato la vita notturna napoletana. Nella prima puntata di questo viaggio “Quando il lungomare era prigioniero dei night club” ho raccontato alcuni dei più noti locali che c’erano a Napoli tra il 1950 e la metà degli anni sessanta, quando protagonista di questa movida dell’epoca era un pubblico composto da persone più vicine ai trenta che ai vent’anni, e dove in giro di notte c’erano anche i quarantenni ed i cinquantenni ed anche più. La notte, una volta, non era appannaggio dei giovanissimi. Continua a leggere