Archivio mensile:maggio 2017

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La premier dame Bibì

di Carlotta D’Amato

 Quando ho visto Brigitte per la prima volta a braccetto di Emmanuel Macron non mi sono resa conto della notevole differenza d’età a dire il vero. Complice l’abbronzatura, la figura esile, l’abbigliamento sportivo ma elegante (come solo le francesi sanno essere), il caschetto biondo e sicuramente il fatto che stessi facendo altro, mi pareva che l’ex insegnante di scuola cattolica più chiacchierata del Pianeta non dimostrasse appieno i suoi 64 anni. Continua a leggere

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Morte di un architetto. Napoletano

di Gerardo Mazziotti -

Sono d’accordo con Sandro Raffone che gli architetti sono in genere eccellenti affabulatori capaci di coinvolgere gli studenti, convincere i clienti e suggestionare i politici ; però c’è un ambito in cui l’eloquenza non colpisce : è il cantiere napoletano dove tutt’oggi vige una gerarchia ferrea e dove gli architetti sono misurati e giudicati in modo implacabile. Continua a leggere

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Sovranisti & alleanze

di Emiddio Novi

Stalin capì negli anni 30 che i comunisti senza alleati avrebbero sommato solo sconfitte. Per competere e fermare i fascisti, i partiti comunisti dovevano allearsi con i borghesi e se possibile anche con i ceti medi. Antonio Gramsci sempre in quegli anni formulò la strategia del blocco storico operai-contadini e l’alleanza larga con ceti su cui il Pci doveva esercitare l’egemonia che era un mix di convinzione e coercizione. Quanti si interrogano sul futuro del fronte nazionale in Francia devono riflettere sugli oltre dieci milioni di voti raccolti dalla Le Pen e prendere atto che è una forza enorme per un solo partito in una società complessa come quella francese.

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Venezuela, il mondo è cieco

 di Carlo Alberto Paolino -

“Y no me da la gana, una dictadura igualita a la cubana…” Il Venezuela non ha più voce per gridare la propria rabbia, non ha più lacrime per piangere il proprio dolore. “Libertad, Libertad” sempre di più in piazza per protestare contro il presidente venezuelano Nicolas Maduro, il Mud (coalizione di unità democratica) ha la sensazione di sbattere contro un muro, siamo alla guerra ad un passo ormai dalla guerra civile. L’agibilità democratica non esiste più. In piazza la guarda nacional sopprime con  la forza ogni forma di protesta. Continua a leggere

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Macron, utile idiota dell’islamismo

di Yves Mamou *

Durante la guerra fredda con l’Unione Sovietica, li chiamavano gli “utili idioti”. Queste persone non erano membri del Partito comunista, ma lavoravano per esso, ne parlavano positivamente e condannavano le idee di Lenin e Stalin. Nel XXI secolo, il comunismo è scomparso, ma l’islamismo lo ha rimpiazzato come principale minaccia mondiale. Come il comunismo, l’islamismo – o il totalitarismo islamico – colleziona i suoi “utili infedeli”, proprio come il comunismo produceva i suoi utili idioti. C’è però un’importante differenza: nell’Unione Sovietica, gli utili idioti erano intellettuali. Ora, gli utili infedeli sono uomini politici, e uno di loro è stato appena eletto presidente della Repubblica francese. Continua a leggere

Febbraio 1975 festa di Carnevale alla Giungla. in prima fila Patrizia Triunfo, Patrizia Reichlin, Margaret Vinacci, Mino, Lucio Stella, Roberto Naldi ,Bruno Pelli, semi nascosto Salvatore Cardillo

Quelli della notte
che non ci sono più

di Mino Cucciniello

 In seguito ad una grave crisi petrolifera, il primo dicembre del 1973 in Italia entrò in vigore la legge sull’austerity. Cioè una serie di restrizioni per il risparmio energetico: tra le tante c’era anche quella che obbligava tutti i locali pubblici a dover chiudere entro e non oltre la mezzanotte. Lo stesso orario era stabilito anche per far scattare il divieto assoluto di circolazione alle auto, che andava in vigore dal sabato notte sino alla mezzanotte della domenica. Continua a leggere

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L’eroe di carta mangia come un topo

di Gianpaolo Santoro –

Eccolo qua Marwan Barghouti , l’ultimo “eroe” terrorista, l’uomo che ha invocato la rivolta delle carceri, che ha tentato di coagulare intorno al suo nome l’ultimo attacco ad Israele, che con la complicità del New York Times ha scritto un editoriale al mondo cercando di riabilitarsi e riabilitare le sue sporche lotte. Eccolo qua, l’uomo che ha lanciato lo sciopero della fame mangiare di nascosto come un topo una tortilla nel bagno della prigione, smascherato impietosamente dai filmati prodotti dal “Prison Service ” di Israele, svergognato come l’ultimo degli imbroglioni, svergognato come l’ultimo dei bugiardi,  l’ultima menzogna di una storia basata sulle menzogne. Eccolo qui un uomo senza parola. Continua a leggere

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Il mare di Bagnoli
non bagna Napoli

di Paolo Isotta

Sono iscritto al Partito Radicale; gli altri organismi dei quali faccio parte sono la “Luca Coscioni”, la “Lipu”, il “WWF” e un circolo nautico. Però l’anno scorso sono stato a votare alle primarie napoletane del Partito democratico (quello che i cretini chiamano “i democrat”) e ho votato per Antonio Bassolino, per il quale ho fatto anche il po’ di propaganda che mi era possibile. Domenica alle primarie dello stesso partito per scegliere il candidato Presidente del Consiglio a votare non sono andato. Non sono andati anche parecchi napoletani di spicco: per esempio l’avvocato Claudio Botti e il filosofo Roberto Esposito, ch’era mio compagno di banco al ginnasio. E nemmeno Bassolino. Continua a leggere