di Corrado Ocone
Non sono buone notizie quelle che giungono dalla Germania e da Napoli, ove giudici diversi hanno, per diversi motivi, chiamato in giudizio la società di Mark Zuckerberg per non avere rimosso immediatamente, senza attendere l’intervento dell’autorità giudiziaria, alcuni post pubblicati dagli utenti. Si trattava di contenuti istiganti, nel primo caso, all’odio razziale, e nel secondo caso, di contenuti offensivi di una persona che si è poi tolta la vita Continua a leggere