Archivio mensile:aprile 2017

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Parigi e i globuli rossi

di Giampiero Mughini  

 Qualche giorno fa ho scritto che ritenevo superfluo e inconcludente il cerimoniale commemorativo del 25 aprile, e questo perché la topografia politica novecentesca è andata talmente sossopra che la polarizzazione fascismo-antifascismo non morde più sulla realtà com’è. L’ennesima conferma viene da quanto sta accadendo in Francia. Succede dunque che a contendersi la presidenza della Repubblica saranno la “fascista” (tra virgolette) Marie Le Pen e “l’antifascista liberale” (con meno virgolette) il centrista Emmanuel Macron. Continua a leggere

Mezzogiorno di fuoco
  Sassuolo–Napoli 2-2/ Errori e recriminazioni: gli azzurri falliscono l’assalto al secondo posto   
      
 di Ernesto Santovito

Mezzogiorno di fuoco

di Ernesto Santovito

Sarri si sa ama la notte. “Giocare a mezzogiorno mi fa schifo”. Il profeta con la tuta l’aveva detto un mese fa che lui questa partita all’ora dell’aperitivo non  la voleva giocare. Eppure sino ad ora per il suo Napoli  mattiniero le statistiche stagionali erano lusinghiera, vittorioso due volte su due, esattamente l’opposto del Sassuolo sconfitto tre volte su tre. Mezzogiorno di fuoco doveva essere e mezzogiorno di fuoco è stato. Continua a leggere

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Negozio che va
negozio che viene

di Mino Cucciniello

Quest’anno per la primavera – estate 2017 il quadrilatero dello shopping del lusso, che racchiude via dei Mille, piazza dei Martiri, via Carlo Poerio e via Carducci ma anche strade adiacenti, propone per la prossima stagione grosse novità che non riguardano solo la nuova moda che sarà protagonista degli imminenti mesi estivi, ma riguarda soprattutto l’apertura di nuovi negozi che sono andati ad occupare i locali rimasti desolatamente vuoti per l’addio di storici brand cittadini. Continua a leggere

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Una risata intimamente tragica

di Paolo Isotta

Il 15 aprile 1967, verso le tre del pomeriggio, scendevo a via Roma dal Corso Vittorio Emanuele attraversando i vicoli dei “Quartieri”. Dai “bassi” uscivano donne in lacrime. Singhiozzavano. “È mmuorto Totò!”. E s’abbracciavano per compianto e condoglianza, come quando un genitore, un congiunto, entra nel regno donde non si torna. Di quel pianto tutta l’aria vibrava, come d’una nota musicale. In pochi minuti Napoli ne fu pervasa. Si estendeva dal Vesuvio a Posillipo ai Campi Flegrei. Appresi così, sedicenne, che il mio idolo non c’era più. Come l’avevano saputo, quelle donne? Nei “bassi”, sul comò, accanto al San Giuseppe o alla Madonna sotto la campana di vetro, c’era la radiolina a transistors dalla quale gli uomini, la domenica, seguivano la partita di calcio. E di bocca in bocca si trasmisero il lutto. Continua a leggere

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La guerra dei sei mesi

di Emiddio Novi

Donald Trump si è arreso al sistema. Dopo quattro mesi di feroce conflitto con i poteri forti, Trump ha preso atto che ormai la Casa Bianca era un fortino assediato da cui partivano ordini che nessuno ascoltava. Anzi per fargli capire che non contava nulla i senatori e i congressisti ( i deputati americani) si sono concessi due settimane di vacanze primaverili. Continua a leggere

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Boncompagni, quando l’uomo
è un bambino andato a male

di Enrico Mentana

Penso che poche persone abbiano vissuto una vita intensa e straordinaria come quella di Gianni Boncompagni. Si potevano passare molte ore ad ascoltare i suoi ricordi, il mare scoperto a 14 anni, gli amori, il lavoro come divertimento (in radio), e poi al contrario come noia (in tv), e soprattutto l’interminabile successione di scherzi, beffe e cazzeggio della sua età dell’oro. Continua a leggere

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Le sorprese amare

di Gianpaolo Santoro

Una Pasqua piena di sorprese. Amare. Due buffi personaggi fanno a chi ce l’ha più grosso (il sistema nucleare) e si divertono così. Sembra un fumetto. Stava per scoppiare una guerra a loro insaputa, perché questi saranno anche capaci di colpire un obiettivo a chilometri e chilometri di distanza ma non sanno neanche scrivere un comunicato. L’agenzia di stampa cinese Xinhua ha diramato un dispaccio d’agenzia che ragguagliava il mondo che un missile era stato lanciato nel giorno dell’anniversario di Kim Il Sung. Uno schiaffone a big Donald, altroché. Ed ora l’America? Bloomberg Cbs e Cnn rilanciavano la notizia, scattava la grande emergenza, ci siamo trovati all’alba della guerra, per la bufala di un cronista che chissà cosa aveva per la testa… E conoscendo le gesta di leader Kim chissà se quel poveretto la testa ce l’ha ancora. Continua a leggere