Archivio tag: Maradona

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Il tulipano della Catalogna

di Adolfo Mollichelli

Chiedetemi chi era Johan Cruijff. Potrei darvi numerose risposte. Il profeta del gol come lo definì Sandro Ciotti. Il Pelé bianco come lo definì Gianni Brera. E mi viene da dire che Pelé è stato il Cruijff nero. Oppure il drone che non c’era ancora. Perché “filmava” il gioco come se lo vedesse dall’alto. O anche l’espressione più sublime di un fuoriclasse unico al servizio del calcio totale. O il Nureyev con scarpette bullonate. Perché si muoveva con grazia e raffinatezza estreme, ogni sua giocata era un passo di danza Continua a leggere

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Il canguro & lo struzzo

di Eduardo Palumbo

Fallisce la mediazione. E fallisce anche il colpo di mano. Il canguro, questa volta, non viene subito passivamente. Ed allora si cambia. Dal canguro si passa allo struzzo, meglio mettere la testa sotto la sabbia e non votare. La notte porta consiglio, e chissà cos’altro ancora. Il capogruppo di sinistra unita De Petris propone il rinvio della seduta. I falchi della Cirinnà che da giorni invocano il voto, cambiano idea: il Senato decide lo slittamento Continua a leggere

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Il maggiordomo del Re

di Franco Esposito

La storia dello sport la scrivono i campioni, quelli che rubano le prime pagine ed i sogni, che fanno battere il cuore, che ti prendono e rapiscono le  emozioni, che strappano una gioia ed un dolore. Poi ci sono, come li ha chiamati Emanuela Audisio nella sua prefazione a “Dentro i secondi” di Franco Esposito e Dario Torromeo (Absoluteli Editore) i Sancho Panza dello sport, quelli che gonfiano i sogni altrui e li rendono materia, che danno concretezza alle imprese e fanno nascere romanzi sportivi strepitosi. Continua a leggere

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Diego, chiedi scusa

di Ernesto Santovito

Era metà settembre quando Diego Armando indossò di prepotenza la vecchia camiseta azzurra e volle dire la sua, nel solito modo guasconesco, perché non ne conosce altro. E fu un atto d’accusa. “A Sarri hanno fatto un regalo di compleanno grandissimo. Io avrei tenuto Benitez. Qualcuno ha sbagliato e stiamo vedendo sul campo lo sbaglio che hanno fatto. Questa  squadra mi ricorda il mio primo Napoli, quando lottavamo per evitare la retrocessione e questa è la mia grande paura…” Una profezia di sciagura. E “Maradonna  t’accumpagna”... Continua a leggere

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La ciumba di Macri

 di Gianpaolo Santoro

 Una chiacchierata di qualche anno fa con Paolo Macry, politologo attento e sempre acuto, oggi assume il valore di una piccola profezia. Il professore ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Napoli Federico II  componente dell’Editorial Board del “Journal of Modern Italian Studies” ci parlò con entusiasmo di suo cugino Mauricio, allora governatore di Buenos Aires… Continua a leggere

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Il golfo d’O’Lione

 di Mino Rossi

Fair play finanziario. Una barzelletta, ormai si è capito. Da quando gli sceicchi hanno scoperto che insieme ai cavalli c’è anche il pallone e che, soprattutto, col calcio possono anche guadagnarci, non si capisce più niente. I trasferimenti dei calciatori sono stellari, gli ingaggi stratosferici. Raheem Sterling, centrocampista inglese, classe ’94, è il top price dell’anno, 63 milioni di euro per passare dal Liverpool al Manchester City. Più o meno la stessa cifra spesa dal Psg per accaparrarsi Angel Di Maria, centrocampista offensivo argentino, classe ’88. Giocatori noti e meno noti: il Liverpool per avere Benteke, attaccante belga di origine congolese, classe ’90, ha speso 47 milioni di euro. Veri campioni, chissà? Di certo neanche paragonabili a “au leau do Botafogo”, Luis Vinicio, i 50 milioni (di lire) meglio spesi nella storia del Napoli. Ancora oggi a 83 anni un idolo dei tifosi azzurri per le imprese da calciatore e poi da allenatore. Ed il golfo di Napoli, divenne il golfo del leone. Anzi d’O’ Lione. Continua a leggere

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Berlino, La capitale d’Europa

di Giuseppe Crimaldi

La storia ci spiega inequivocabilmente il destino della Germania. I tedeschi finiscono con l’essere sempre perdenti in guerra e sempre vincitori in tempo di pace. E lo sapeva fin troppo bene l’allora ministro degli esteri Giulio Andreotti che quando si pose il “problema” della riunificazione di Germania Ovest e Germania Est non esitò a rilanciare una celebre frase di François Charles Mauriac, premio Nobel per la letteratura, “ amiamo a tal punto la Germania da preferire che ve ne siano due” facendo, ovviamente scoppiare un caso internazionale. Oggi la politica dell’Unione Europea ruota tutta intorno alla Germania, unico Paese la cui economia non è gravemente in crisi. E per questo Berlino è la meta agognata da tutti i giovani che vogliono costruirsi un futuro. Continua a leggere

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Vedi Dimaro quant’è bello…
Storie di ritiri e ritirate

di Mimmo Carratelli

Napoli nuovo, ritiro vecchio. Per il quinto anno si torna a Dimaro, in Val di Sole, nella provincia autonoma di Trento, fra i due torrenti Meledrio e Noce per le passeggiate defatiganti in acqua, in vista le pareti calcaree a picco della Dolomiti di Brenta e il granito più aspro dell’Adamello. Ruscelli e sentieri, prati verdi, abetaie e pascoli. A 700 metri sul livello del mare, l’aria è buona, ci mancherebbe, in una valle ventilata. Continua a leggere

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Perché Maradona non è un mito

di Gerardo Mazziotti

Non condivido la mitizzazione di Diego Armando Maradona nel film  La giovinezza di Paolo Sorrentino. Mi occupo di calcio dagli anni ’40 quando cominciai a giocare nelle giovanili del Cosenza. Venuto a Napoli nel ’45 smisi di giocare per laurearmi in architettura non avendo le doti per fare il calciatore professionista. Continuai però a occuparmene e a tifare per gli azzurri. Continua a leggere